Siamo vicini all’elezione di un nuovo Presidente della Repubblica, e dunque di un nuovo “Capo dello Stato”.
Ed è, come sempre, anche tempo di bilanci e di ringraziamenti rivolti a chi è in procinto di lasciare il Quirinale.
Ma di cosa si può ringraziare un “Capo dello Stato” uscente?
Forse, è più sillogistico di quanto si creda.
Stando all’art.3, comma 2, della Costituzione – della quale il Presidente è indiscutibilmente il Primo Garante – è compito “della Repubblica” rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Bene. E’ compito dunque “della Repubblica”.
E chi è “la Repubblica”?
Ai sensi dell’art.114 della Carta, la Repubblica “è costituita” dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e – viene da dire, soprattutto – dallo “Stato”.
Il “Capo dello Stato” è allora il generale che conduce le truppe della Libertà e dell’Eguaglianza guidandole nelle tante battaglie contro quegli ostacoli che purtroppo, di fatto, ancora impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti e di ciascuno al c.d. Sistema Paese.
Ecco un buon motivo per ringraziare, di cuore, il Presidente Mattarella.
In attesa di capire se è già, per davvero, il momento del commiato…
Poche Regole chiare, ci salveranno tutti!