Leggendo il Vangelo di Matteo che ci propone Domenica 21 Giugno la Liturgia della Chiesa cattolica, mi sono chiesto in particolare:
– cosa si intende, da un lato per nascosto, segreto e tenebre e, dall’altro, per luce e terrazze?
– che rapporto c’è tra “ascoltare” e “annunciare”?
– l’anima può dunque “morire” come il corpo?
– che vuol dire che dobbiamo riconoscere il Maestro “davanti agli uomini”?
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».